[7/9/2011] - Accoglienza temporanea profughi dal nord Africa

Accoglienza temporanea profughi dal nord Africa

Arrivano anche a Limbiate i profughi provenienti dal nord Africa. Saranno 20 e verranno ospitati temporaneamente in città nel contesto del progetto nazionale di accoglienza dei migranti Emergenza Profughi 2011, promosso dal Ministero dell´Interno. La decisione dell´Amministrazione comunale è una risposta ad una richiesta del Ministero che, a fronte di un´emergenza umanitaria accelerata dalla crisi libica, ha lanciato un piano di accoglienza per chi fugge da guerre e carestie.

Sulla disponibilità ad accogliere i migranti, l´Amministrazione comunale limbiatese è stata più volte sollecitata lo scorso

agosto dalla Prefettura di Monza Brianza, che ha promosso un tavolo provinciale per decidere, insieme ai comuni che hanno dato disponibilità, l´allocazione dei profughi "assegnati" alla Provincia brianzola dalla cabina di regia istituita presso la Regione Lombardia.

In base alle ripartizioni decise a livello regionale, la Provincia di Monza Brianza deve arrivare ad ospitare 300 persone. Nel tavolo provinciale è stato concordato che a Limbiate arriveranno 20 persone. I rimanenti sono accolti da altri comuni brianzoli tra i quali Monza, Desio, Cesano Maderno, Muggiò, Vimercate, Seveso.

"Da solo nessuno può farcela a governare il fenomeno migratorio - spiega il Sindaco di Limbiate Raffaele De Luca - così abbiamo accolto l´invito del Ministero degli Interni e della Prefettura di Monza Brianza per collaborare e dare il nostro aiuto ad affrontare l´emergenza umanitaria che coinvolge le popolazione africane. Come Amministrazione- aggiunge De Luca- ci siamo subito attivati per offrire un´ospitalità dignitosa ai migranti, puntando su un´accoglienza di qualità perché non ci si è limitati a dare solo vitto e alloggio, ma anche a offrire aiuto per l´assistenza legale, corsi di alfabetizzazione, mediazione culturale".

Il centro di accoglienza è temporaneo.Per l´alloggio, il Comune ha ottenuto dall´Asl Milano 1 la disponibilità all´utilizzo temporaneo e gratuito dell´edificio ex Noa, all´interno dell´area Antonini, che sarà adibito all´accoglienza temporanea dei migranti. La proprietà dell´immobile è dell´Azienda Ospedaliera "Salvini" di Garbagnate Milanese, che però ha dato la concessione d´uso della struttura all´Asl.

Secondo le linee indicate dal Ministero i richiedenti asilo politico vengono trasferiti temporaneamente nei comuni, che si attivano per mettere a disposizione soluzioni di accoglienza, e ospitati fino alla conclusione della pratica. Le persone straniere vanno ospitate per consentire l´identificazione e la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.

Il Comune di Limbiate ha l´uso esclusivo dell´immobile fino al 31 dicembre 2011. L´utilizzo, però, è prorogabile per altri 60 giorni. Per garantire la migliore accoglienza dei profughi, il Comune di Limbiate ha provveduto alla sistemazione dei locali.

I costi riguardanti l´emergenza migranti saranno totalmente a carico del Ministero degli Interni e verranno rimborsati dalla cabina di regia regionale, composta dal Presidente della Regione Lombardia, dal Prefetto di Milano, dal Presidente regionale dell´Anci e dell´Upl.

Per ciascuna persona è previsto il rimborso di una somma di 46 euro al giorno, stabilita dal Dipartimento di Protezione Civile. Nella quota rientrano i costi di vitto e alloggio, quelli delle attività di mediazione culturale e di integrazione, dell´assistenza per l´orientamento legale e amministrativo o ai servizi del territorio, le spese dei corsi di italiano, la copertura dei costi per la sistemazione dei locali.

Il Comune di Limbiate si è attivato per la fornitura dei servizi, affidando alla società Sodexo la distribuzione dei pasti e al Consorzio Sociale CS&L l´assistenza e il supporto ai profughi.

Il Consorzio, che già gestisce l´accoglienza dei profughi nella zona del vimercatese, mette a disposizione un´equipe di 5 professionisti, tutti educatori, che affiancheranno i migranti da lunedì alla domenica. Gli operatori seguiranno i profughi nelle loro pratiche: dall´iscrizione al servizio sanitario nazionale all´avvio delle pratiche in Questura per la richiesta di asilo politico. I profughi potranno rimanere fino alla definizione della loro posizione giuridica.


ALLEGATI

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