[7/11/2016] - Riflessione del Sindaco per la giornata dell′Unità Nazionale e delle Forze Armate

Riflessione del Sindaco per la giornata dell′Unità Nazionale e delle Forze Armate

Riportiamo di seguito la riflessione del Sindaco in occasione del 4 novembre, giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

 

"Buongiorno a tutti e benvenuti.

Mi preme innanzitutto porgere un caro saluto e un sincero ringraziamento a tutte le autorità civili, militari e religiose che hanno accolto questo invito, mio e dell'intera amministrazione comunale.

 

Celebriamo qui anche quest'anno la triplice ricorrenza del 4 novembre: l'anniversario di una vittoria, il giorno dell'Unità Nazionale, pienamente conseguita e consolidata, e la festa delle Forze Armate, vere protagoniste nella formazione di un'Italia unita.

 

La data che segna questa giornata è quella della fine della Prima Guerra Mondiale.

 

Non c'è occasione migliore di questa per commemorare con commozione i caduti della guerra del 1915-1918 e, in generale, di tutti i conflitti.

I caduti, con il loro sacrificio, hanno reso possibile la realizzazione degli ideali di unità e indipendenza, oggi ricchezza inestimabile della nostra Nazione. Siamo un unico popolo con una comune storia, storia di cui noi tutti siamo portavoce al fine di mantenerla viva nella nostra memoria.

 

La giornata del 4 novembre merita di essere ricordata al fine di riflettere sugli ideali di pace e libertà per i quali migliaia di soldati si sono battuti, disposti a morire pur di difendere valori eterni e irrinunciabili, disprezzando l'uso della guerra e di qualsiasi altra forma di violenza.

Rendiamo quindi omaggio a tutti quegli italiani, uomini e donne che, con un sacrificio estremo e nobile al tempo stesso, hanno perduto la propria vita per la Patria e per la libertà.

 

La pace, l'amore per la Patria, la pacifica tolleranza, la convivenza dei popoli sono pilastri portanti del nostro Paese e di tutte le democrazie.

 

Il 4 novembre è il giorno in occasione del quale celebriamo le Forze Armate, alle quali rivolgiamo un sincero ringraziamento per il loro impegno a difesa dei principi fondamentali della nostra Repubblica. Non possiamo non ricordare il sacrificio dei nostri soldati, i quali, con forza e tenacia, hanno combattuto per la costruzione di un mondo nuovo. Per questo motivo, con orgoglio, possiamo mostrare la nostra stima e riconoscenza per le Forze Armate italiane, risorsa preziosa di un Paese libero e unito.
 

Non dimenticando la nostra storia sofferta e passata, spetta a noi, con le nostre azioni, tenere vivi quegli ideali che continuano a dare un senso al nostro presente e prospettiva al nostro futuro.
 

 

Guardiamo dunque al futuro con la speranza che esso sia sempre all'insegna della pace e del progresso, nel rispetto dei diritti umani e del dialogo costante tra popoli e nazioni.
 

La giornata di oggi ha quindi lo scopo di non dimenticare, di conoscere la storia per meglio interpretare il presente e progettare il futuro.


 

Oggi siamo testimoni di due grandi fenomeni sociali. Da un lato le numerose difficoltà economiche di molte nostre famiglie. Dall’altro essere cittadini italiani significa fare i conti con l’emigrazione, l’accoglienza, la solidarietà, il rispetto reciproco.

 

Oggi, uno degli impegni primari, è costruire una società in cui, accanto al miglioramento delle condizioni economiche delle nostre famiglie, avvengano l’integrazione e l’accoglienza senza emarginazione e discriminazione di razza, di sesso o di colore.

Tutti noi infatti, ognuno con il proprio contributo, dobbiamo impegnarci per l'Italia.

 

I valori emersi anni fa grazie allo straordinario contributo dell'esercito italiano, sono gli stessi che oggi animano e stimolano il senso di fratellanza e solidarietà nei confronti dei numerosi bisognosi che in Italia cercano aiuto e assistenza. In onore dei caduti che hanno lottato per l'affermazione dei suddetti diritti, è nostro compito metterli in atto nelle difficoltà che ogni giorno colpiscono il territorio italiano, al fine di garantire la più ottimale gestione del Paese e delle relazioni sociali.

 

Grazie dunque a chi serve l'Italia, viva le nostre Forze Armate, viva la Costituzione, viva l'Italia”.
 

 


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