AUSTRIA  
La scuola Media " L. da Vinci - Verga - Gramsci": progetto didattico "Non perdiamo la Memoria".
L´ITC "Elsa Morante": progetto didattico "Recupero memoria storica e Pedagogia della Resistenza".
                                                          In collaborazione con
A..N.P.I (Associazione Nazionale Partigiani d´Italia)con il contributo
del Comune di Limbiate
 
organizzano:
VIAGGIO DI STUDIO IN AUSTRIA


Durata del viaggio: 3 giorni (in pullman gran turismo)
Data di partenza da Limbiate: 2 aprile- ore 6
Luogo: piazza Tobagi
Città di transito: Salisburgo
Quota individuale di partecipazione: 194 euro*


PROGRAMMA:

Giovedì 2 aprile: LIMBIATE/INNSBRUCK/SALISBURGO (km 570)

Ritrovo dei partecipanti alle ore 6.00 e partenza via autostrada Trento/Bolzano con soste lungo il percorso in autogrill. Arrivo a INNSBRUCK tempo a disposizione per una breve visita del centro storico.
Pranzo libero. Proseguimento per SALISBURGO. Arrivo in serata. Sistemazione alberghiera nelle camere riservate, cena e pernottamento. Passeggiata serale libera.

Venerdì 3 aprile: SALISBURGO/MAUTHAUSEN- GUSEN-CASTELLO DI HARTHEIM/SALISBURGO (km. 300)
Prima colazione in albergo. Alle ore 8.00 partenza per la visita del campo di MAUTHAUSEN e GUSEN.
Si visiteranno: il piazzale dell´appello, le docce, le prigioni, le camere a gas, i forni crematori, le baracche, la scala della morte e il museo storico.
Visita alla zona dei monumenti internazionali e al monumento italiano dei deportati.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, visita guidata al CASTELLO DI HARTHEIM, famigerata clinica di esperimenti nazisti.
Rientro in albergo per la cena ed il pernottamento. Passeggiata serale, libera.

Sabato 4 aprile: SALISBURGO/LIMBIATE

Prima colazione in albergo. In mattinata incontro con la guida per la visita della città.
Pranzo libero.
Alle ore 15.30 partenza per il rientro in Italia.
Soste lungo il percorso in autogrill. Arrivo a destinazione in tarda serata.

  • * Gli studenti usufruiranno di un bonus di 100 Euro ciascuno offerto dall´Amministrazione comunale
  • I cittadini che desiderano partecipare possono rivolgersi al Sig. Giuliano Ripamonti (fino ad esaurimento posti). Cell. 338/7612991. Gli studenti, invece dovranno rivolgersi all Prof. Luisa Quinci, coordinatrice del progetto didattico.

Progetto didattico "Non perdiamo la memoria"
 
La zona di Mauthausen fu scelta come sede di un campo di concentramento per la sua vicinanza con una cava di granito. La DEST, società posseduta dalle SS, acquistò le cave per sfruttarle commercialmente, anche in previsione del forte incremento nell´utilizzo di granito nei giganteschi monumenti progettati nelle "città del Führer" (tra le quali Linz).
Per le SS il campo di concentramento svolgeva due funzioni: serviva all´eliminazione dei nemici politici attraverso la detenzione, le violenze, le uccisioni arbitrarie (cosa che consentiva il mantenimento di un regime di terrore tra gli oppositori del nazismo, al di fuori del campo); e contemporaneamente era una fonte di profitti, attraverso lo sfruttamento intensivo del lavoro dei deportati.
Mauthausen, il solo campo di concentramento classificato di "classe 3" (come campo di punizione e di annientamento attraverso il lavoro) divenne uno dei più terribili Lager nazisti. I prigionieri dovettero fare fronte a condizioni di detenzione inumane e lavorare come schiavi nelle cave. Le violenze, le brutalità, le punizioni disumane, la fame e le uccisioni costituivano elementi essenziali della vita quotidiana. Le uccisioni avvenivano in molte forme: attraverso le violenze dirette delle SS, le impiccagioni, le fucilazioni, le iniezioni al cuore, gli avvelenamenti e infine con il gas. Alcuni deportati furono semplicemente bagnati e lasciati gelare fino alla morte nel rigido inverno austriaco.
Circa 200.000 persone di differenti nazionalità furono deportate a Mauthausen: oppositori politici, persone perseguitate per motivi religiosi, omosessuali, ebrei, zingari, prigionieri di guerra e anche criminali comuni. Circa la metà dei deportati furono uccisi, o morirono a causa delle inumane condizioni di vita e di lavoro. Gli italiani deportati qui furono più di 8.000.
Il Castello di Hartheim
Il castello di Hartheim non fu propriamente un sottocampo di Mauthausen, anche se con questo Lager ebbe sempre strettissime relazioni. Il castello è legato indissolubilmente al ricordo della famigerata "Operazione Eutanasia" (in codice: Aktion T4) con la quale il nazismo eliminò decine di migliaia di handicappati fisici e psichici, "colpevoli" di non essere all´altezza dei deliranti standards della "pura razza ariana". Ad Hartheim funzionò per anni una camera a gas nella quale furono uccisi a gruppi prima gli handicappati, e poi gli inabili al lavoro provenienti dai campi vicini. I corpi degli uccisi venivano eliminati per lo più nei forni crematori di Mauthausen. Così tra il campo principale e il castello proseguì per anni un macabro traffico di deportati destinati all´eliminazione.